La rivoluzione operata dal cognitivismo ha enfatizzato l’uso del pensiero per risolvere i problemi, o per crearli od aggravarli. La forza motrice del comportamento è il modo in cui si pensa, un pensiero schietto e limpido spinge a comportarsi in maniera nettamente differente rispetto a quando si è spinti da un pensiero intralciato da significati simbolici distorti, da interpretazioni errate, e ragionamenti illogici. Quando un membro di una coppia commette un errore sia nel giudicare, sia nel comunicare si provoca una sofferenza e rischia di provocare sofferenza anche al proprio compagno, dovendo inoltre a volte subire le conseguenze di tale errore.
Per potersi districare in questo labirinto di pensieri bisogna far uso di un tipo di ragionamento d’ordine superiore, ma purtroppo nei rapporti di coppia la capacità di identificare e correggere gli errori commessi, dettati da giudizi ed interpretazioni sbagliate, è carente. A volte due partner ritengono di parlare la stessa lingua capita però che ciò che uno dice e l’altro sente siano due cose agli antipodi. Una comunicazione difettosa determina frustrazione e delusione in molte coppie. Gli errori di interpretazione a volte si intensificano così tanto finendo con il creare situazioni irreversibili, ma se i partner se ne rendono conto in tempo, lo tsunami può essere bloccato.
Il fine della terapia cognitiva è quello di aiutare le coppie in questo lavoro: rendere chiaro ad entrambi il loro modo di pensare e comunicare, con l’obiettivo di evitare le interpretazioni sbagliate. Leggi tutto “Quando l’amore non basta: la coppia in crisi”