In giro c’è poca gente, l’atmosfera è surreale, vivo a Roma dove abbiamo delle restrizioni ma possiamo ancora uscire, sebbene dovremmo farlo in maniera “intelligente”. I pochi che circolano indossano guanti e mascherine, l’argomento è solo uno il “coronavirus”. Un’ epidemia targata 2.0, un’epidemia nell’era dei social, dove tutti si improvvisano virologi. Abbiamo affrontato altre epidemie, ma questa, a quanto sembra terrorizza di più, perchè essendo tutti iperconnessi le notizie, comprese quelle false, sono virali e questo virus non colpisce solo il corpo ma anche la mente. Preoccupazione, paura, ansia, terrore e panico, sentimenti e pensieri che a livello mondiale molte persone stanno provando sulla propria pelle e nella propria testa. Paura e preoccupazione sono stati d’animo e mentali, fisiologici, che in teoria dovrebbero portarci a rispettare le regole che ci sono state imposte, ansia, terrore e panico sono invece frutto di errori di ragiomento che ci portano a trasgredire e vivere con malessere e sofferenza una situazione comunque già difficile di suo. Abbiamo visto persone fuggire da nord a sud, inconsapevoli, perchè in preda al panico, del rischio al quale hanno esposto se stessi e un numero indefinito di altre persone. Quando ci si sente minacciati la nostra neocorteccia cerebrale (quella parte del cervello deputata al ragionamento, alla valutazione del rischio e alla presa delle decisioni) si disconnette da tutto il resto e ci troviamo a ragionare con la parte più antica del cervello, il cosiddetto cervello rettiliano, la parte del cervello più istintiva. Non è una giustificazione, ma è semplicemente una spiegazione. Leggi tutto “Coronavirus, no panic”
Pillole di Strategie per Gestire l’Ansia: la Pratica di Consapevolezza dell’Ansia nel Corpo
In diversi articoli vi ho parlato di come la Mindfulness possa essere un valido aiuto se si soffre di ansia. Esistono pratiche di meditazione formale che possono venire in soccorso quando si sta sperimentando questo fenomeno.
La meditazione che vi presento oggi può essere molto utile quando il vostro stato ansioso interessa soprattutto il corpo (tensioni muscolari, senso di irrequietezza, sgradevoli sensazioni gastro-intestinali, respiro corto, etc…).
Questo esercizio meditativo richiede semplicemente di stare con quello che c’è, di vivere ed ascoltare le sensazioni del nostro “corpo ansioso”senza provare a modificare il loro percorso.
Imparare ad accogliere le sensazioni ansiose ci permette di interrompere il circolo vizioso dell’ansia, accogliendo infatti impediamo all’ansia stessa di alimentarsi.
Buona pratica.
Meditazione ispirata alla pratica presente nel libro: “Qui ed Ora”di Ronald D. Siegel
Pillole di Strategie per Gestire l’Ansia: l’Attività Motoria
Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla.
Pierre de Coubertin
L’Ansia può essere in molti casi uno stato emotivo fortemente invalidante, lo sa bene chi ne soffre. Fare attività motoria costantemente può aiutare a gestire meglio gli stati ansiosi.
Le linee guida del ministero della salute consigliano per mantenere un buon equilibrio psico-fisico di fare almeno 150 minuti di attività motoria a settimana, l’ideale sarebbe che una sessione durasse non meno di 30 minuti. Leggi tutto “Pillole di Strategie per Gestire l’Ansia: l’Attività Motoria”
La Paura delle Malattie: l’Ipocondria
Gli animali si ammalano, ma solo l’uomo cade radicalmente in preda alla malattia.
Oliver Sacks
“Ho mal di gola, sono due giorni che ho mal di gola e non mi passa, mi tocco sotto la gola con le dita, sento che c’è qualcosa di strano, mi sento gonfia, avrò qualcosa di grave, si sicuramente avrò un tumore, sarà terribile, non sarò in grado di affrontarlo, la chemio è brutta, io non la sopporterò, i miei familiari soffriranno per me, si sentiranno impotenti, devo fare una tac o forse una risonanza, il dottore mi ha detto che non ho niente di grave solo un semplice mal di gola, ma se si fosse sbagliato? Lui non sa come mi sento, devo fare esami più approfonditi subito, non c’è tempo, potrebbe essere già troppo tardi…”
L’ipocondria, o come la definisce il DSM V disturbo da ansia di malattia, è un timore duraturo, eccessivo e sproporzionato nei confronti della propria salute, chi ne soffre è succube della preoccupazione di ammalarsi.
Questa paura è prodotta da una errata interpretazione dei propri sintomi fisici e i timori permangono nonostante una molteplicità di esami clinici e rassicurazione mediche. Leggi tutto “La Paura delle Malattie: l’Ipocondria”
Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness
“Soltanto il presente esiste davvero. Tutto il resto è soltanto una storia sul passato e futuro”.
R. D. Siegel
L’ansia e la paura sono due emozioni differenti, l’ansia è “la tensione anticipiatoria di un evento minaccioso, ma vago”, la paura è una reazione emotiva davanti ad un pericolo specifico. Queste due emozioni sono strettamente connesse e spesso i due termini sono usati in modo interscambiabile. Ai fini della pratica Mindfulness differenziarle non è fondamentale, poiché praticando diventiamo consapevoli che le nostre sensazioni, emozioni e pensieri sono simili sia quando proviamo ansia, sia quando proviamo paura. Leggi tutto “Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness”
L’Attacco di Panico
“Quando ci prende il panico la testa l’abbiamo già perduta”
Roberto Gervaso
L’Attacco di Panico è un episodio di timore improvviso: una paura così intensa da sfiorare il terrore, è spesso associato a sgradevoli sensazioni corporee, difficoltà di ragionare in maniera logica e all’idea che qualcosa di catastrofico stia per accadere: “sto per morire, sto perdendo il controllo, sto per impazzire”(questi sono i pensieri di chi sta sperimentando il panico).
L’attacco di Panico è strettamente legato all’ansia, più l’ansia è elevata maggiore sarà la probabilità che si presenti il panico. Inoltre un episodio di panico è spesso seguito da ansia, detta “ansia residua”. Leggi tutto “L’Attacco di Panico”
L’Ansia e la Paura
“L’Ansia è l’interesse che si paga su un guaio prima che esso arrivi”
W. R. Inge
L’ansia è uno stato emozionale pervasivo, è “una tensione anticipatoria di un evento minaccioso, ma vago, un senso di disagevole apprensione…così strettamente connesso alla paura che, in molti casi, questi due termini vengono usati in modo intercambiabile” (S. Rachman).
Chi di noi almeno una volta nella propria vita non ha provato ansia e paura? Queste due emozioni però presentano delle differenze. La paura è una reazione emotiva davanti ad un pericolo specifico, è una risposta automatica di allarme prodotta da una valutazione di tipo cognitivo che ci dice “attenzione qualcosa sta minando la tua sicurezza”, immaginate che state facendo una gita in montagna e all’improvviso spunta un serpente sul vostro sentiero. Le reazioni di paura sono intense, di durata limitata, rivolte ad un oggetto specifico (il nostro serpente) e cessano quando il pericolo non è più presente. In uno stato ansioso invece può essere molto difficile individuare la causa che provoca tensione e disagio. Nell’ansia inoltre aumenta lo stato di vigilanza, è come se in un certo senso l’individuo si preparasse ad affrontare la catastrofe imminente che sente stia per accadere. Facciamo un esempio, una persona che è molto spaventata quando si trova davanti ad un cane, ogni volta che si avvicinerà ad un parco inizierà a percepire nervosismo e preoccupazione, pensando “e se incontro un cane che mi salta addosso e mi morde? Chi mi potrà aiutare?”, in questo momento la persona sta provando ansia, quando invece si troverà a quattro occhi con il cane scatterà la paura.
É importante però comprendere che l’ansia non è sempre un’emozione negativa, un livello funzionale di ansia è utile quando ad esempio si deve affrontare un esame importante, in questo caso l’ansia ci incita a dare il meglio, rendendoci maggiormente vigili e presenti, inoltre ci mette in guardia nelle situazioni di pericolo, consentendoci la sopravvivenza, se non sperimentassimo l’ansia attraverseremo la strada senza guardare e….. Leggi tutto “L’Ansia e la Paura”