Psy Workshop: Ansia, Paura e Panico, istruzioni per l’uso

Sabato 29 Settembre 2018, presso il Centro Olistico Essere e Divenire, si terrà un Psy Workshop su Ansia , Paura e Panico. Impareremo ad identificarle per riuscire ad affrontarle e gestirle serenamente.

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Il Sonno parte 3: il Jet Lag, cosa è, come affrontarlo.

Quando un volo aereo ci porta in un altro continente, magari dall’altra parte del globo, attraversiamo vari fusi orari, di conseguenza i nostri ritmi circadiani vengono alterati, può capitare quindi di trovarsi a vivere quello sgradevole fenomeno noto come jet lag o disritmia circadiana, le persone anziane e le “allodole”, i mattinieri in sintesi, sembra siano più soggetti ad esserne vittime, inoltre maggiore è la differenza di fuso orario maggiori saranno le possibilità di soffrire della sindrome del jet lag e più fastidiosi saranno i sintomi. Il jet lag non crea problemi quando la differenza di fuso orario è inferiore o uguale alle 3 ore o quando nonostante ci sia una forte differenza di fuso orario il nostro spostamento non dura più di due giorni. Leggi tutto “Il Sonno parte 3: il Jet Lag, cosa è, come affrontarlo.”

La Meditazione della Montagna

Rispetto alla Meditazione le Montagne hanno molto da insegnare”

J. Kabat-Zinn

Nel precedente articolo vi ho parlato di come la Mindfulness possa essere un valido ausilio per la gestione di ansia e paura, oggi voglio lasciarvi un file audio con una pratica formale: “la Meditazione della Montagna”.

Una pratica molto utile quando ci si sente oppressi dall’ansia.

La Montagna è un archetipo in moltissime culture, un luogo sacro, mistico, pensiamo al Monte Olimpo: sede degli Dei, al Monte Sinai: dove Mosè incontra Dio e riceve Le Tavole della Legge, al Monte Meru: il centro del mondo nella tradizione Buddhista Tibetana. Leggi tutto “La Meditazione della Montagna”

Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness

“Soltanto il presente esiste davvero. Tutto il resto è soltanto una storia sul passato e futuro”.

R. D. Siegel

L’ansia e la paura sono due emozioni differenti, l’ansia è “la tensione anticipiatoria di un evento minaccioso, ma vago”, la paura è una reazione emotiva davanti ad un pericolo specifico. Queste due emozioni sono strettamente connesse e spesso i due termini sono usati in modo interscambiabile. Ai fini della pratica Mindfulness differenziarle non è fondamentale, poiché praticando diventiamo consapevoli che le nostre sensazioni, emozioni e pensieri sono simili sia quando proviamo ansia, sia quando proviamo paura. Leggi tutto “Gestire Ansia e Paura con la Mindfulness”

Il Sonno, parte 2: la Melatonina, i Ritmi Circadiani e il Crontipo

La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale o epifesi, una piccola ghiandola del nostro cervello grande non più di un chicco di riso. È l’ormone che regola il ciclo sonno – veglia, facilita il sonno e ci fa sentire spossati e frastornati. La secrezione della melatonina è regolata dalla luce, quando uno stimolo luminoso raggiunge la retina quest’ultima invia un messaggio al nucleo soprachiasmatico (un nucleo dell’ipotalamo) che a sua volta spinge la ghiandola pineale a bloccare la produzione di melatonina. L’assenza di luce invece ne favorisce la produzione. Quindi la produzione di melatonina raggiunge il suo massimo livello durante la notte e diminuisce notevolmente durante il giorno. Il nucleo soprachiasmatico è una sorta di orologio interno che invia segnali seguendo uno schema prevedibile e ripetitivo (che si replica ogni 24 ore). Questo schema prende il nome di ritmo circadiano (dal latino circa diem: intorno al giorno). Alle 6 del mattino siamo quasi tutti assonnati , nelle 5 ore successive invece saremo sempre più desti (il motivo per cui ci svegliamo tra le 7 e le 9). Dalle 11 in poi iniziamo ad essere meno svegli fino ad arrivare alle 15, orario in cui molto spesso si percepisce un senso generale di stanchezza e sonnolenza (complice anche il processo digestivo), è infatti questo il momento ideale per la siesta. Questo momento di “cedimento” ha la durata di circa un’ora, dalle 16 in poi, infatti aumentano i livelli di energia e ci si sente attivi e pimpanti con un picco massimo verso le 20. Dalle 21 le nostre energie tendono ad esaurirsi e mediamente si prende sonno entro le ore 24, questi bassi livelli energetici continuano fino alle 6 del mattino successivo, quando ha inizio un nuovo ciclo. Leggi tutto “Il Sonno, parte 2: la Melatonina, i Ritmi Circadiani e il Crontipo”

Il sonno parte 1: gli Stadi

È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina, dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra.

John Steinbeck

 

Il sonno dovrebbe occupare circa 1/3 delle nostre giornate, ma il lavoro, la “rete”che ci permette di comunicare h 24, fanno si che le persone vadano sempre di meno a dormire, tanto da parlare di “epidemia da privazione di sonno”(Wiseman) , una condizione estremamente deleteria che favorisce gli incidenti stradali, incide negativamente sulle funzioni cognitive, mina le relazioni interpersonali, inibisce il pensiero creativo, altera il tono dell’umore, fa diminuire l’autocontrollo e ci rende meno produttivi.

Una deprivazione anche minima di sonno è associata ad rischio più elevato di obesità, patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione, morte prematura e sembra che nei bambini possa far scatenare la sintomatologia dell’ADHD (deficit di attenzione con iperattività). Leggi tutto “Il sonno parte 1: gli Stadi”

Corsi Mindfulness: MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction)

Inizio corso MBSR Sabato 6 Ottobre, presso il Centro Olistico Essere&Divenire, Via Pizzoli 7, zona Castel Verde.

Prenotando il corso entro il 31 Luglio si potrà usufruire di uno sconto del 10%.

Per Info e Costi contattatemi. Leggi tutto “Corsi Mindfulness: MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction)”

La Coppia in Crisi (parte 5): la Comunicazione

Uomo e donna possono intendere il colloquio in modi differenti, l’uomo può considerare il dialogo unicamente come mezzo utile a prendere delle decisioni, la donna può vederlo come l’essenza del rapporto di coppia. Queste sono le difficoltà principali riportate dalle coppie (Beck 1990):

non posso essere sincero con il mio partner”

Nel rapporto di coppia la sincerità totale è difficile, ed in alcuni casi addirittura impossibile. La momentanea convinzione di parlare in tutta sincerità è spesso un autoinganno che si basa sulle sensazioni soggettive della persona arrabbiata, ma il coniuge attaccato porta queste ferite a lungo, quando all’altro la rabbia è già sbollita da tempo. Quando si è in preda ad una forte rabbia si dice spesso esplicitamente tutto quello che si pensa in quel momento. La verità è che in preda alla rabbia è meno probabile si esprimano i pensieri più veri, quelli che si esprimono sono deformati da distorsioni ed iper-generalizzazioni che non corrispondono affatto a ciò che si pensa quando ci si è calmati. È facile scambiare il discorso sincero con il discorso diretto. Leggi tutto “La Coppia in Crisi (parte 5): la Comunicazione”

L’Attacco di Panico

“Quando ci prende il panico la testa l’abbiamo già perduta”

Roberto Gervaso

L’Attacco di Panico è un episodio di timore improvviso: una paura così intensa da sfiorare il terrore, è spesso associato a sgradevoli sensazioni corporee, difficoltà di ragionare in maniera logica e all’idea che qualcosa di catastrofico stia per accadere: “sto per morire, sto perdendo il controllo, sto per impazzire”(questi sono i pensieri di chi sta sperimentando il panico).

L’attacco di Panico è strettamente legato all’ansia, più l’ansia è elevata maggiore sarà la probabilità che si presenti il panico. Inoltre un episodio di panico è spesso seguito da ansia, detta “ansia residua”. Leggi tutto “L’Attacco di Panico”

La Coppia in Crisi (parte 4): Il Cambiamento

 

Un problema delle coppie in crisi è la convinzione che le cose non possano migliorare, questa rema contro il cambiamento facendo apparire inutile qualsiasi tentativo costruttivo di modificare il modo di pensare e di agire. Quando uno dei due partner inizia ad effettuare qualche cambiamento positivo ad avvantaggiarsene non è solo il rapporto, ma anche l’altro partner.

Quando si inizia a prendere in considerazione l’idea di cambiare ci si può scontrare con opinioni radicate o atteggiamenti mentali che indeboliscono la motivazione, in genere questi si trovano sotto forma di pensieri automatici (pensieri che affiorano in maniera automatica nella nostra mente), distorsioni cognitive (modi errati di leggere le informazioni) e convinzioni di base (credenze globali e generalizzanti con cui le persone leggono gli accadimenti). Dopo aver effettuato una analisi/valutazione di questi si può procedere con la loro neutralizzazione, mostrandone attraverso la disputa cognitiva (una tecnica utilizzata in terapia cognitiva) gli aspetti erronei, esagerati, illogici e fallaci. Le opinioni resistenti al cambiamento sono quelle disfattiste, quelle che si auto-giustificano, le argomentazioni basate sulla reciprocità, e lo scaricare le responsabilità.

Un ostacolo al cambiamento è spesso la propensione dei coniugi ad attribuire tutte gli accadimenti spiacevoli a tratti riprovevoli della personalità del compagno . Sarebbe più realistico pensare che alcune persone hanno abitudini e suscettibilità che le rendono vulnerabili o le portano a ferire gli altri. Quindi esprimere un problema in modo vago, o causato da un tratto della personalità del compagno rende vano qualsiasi tentativo di modificare una situazione disperata. Definire un problema in termini concreti può avviare una serie di piccoli cambiamenti che possono migliorare il rapporto. Leggi tutto “La Coppia in Crisi (parte 4): Il Cambiamento”