Capita frequentemente di sentire l’affermazione “ho fame”, ma se si chiede a chi ha pronunciato questa frase di raccontare e descrivere come “sa di avere fame”, è probabile che che non otterremo alcuna risposta. Perchè questo mutismo? Perchè esistono più tipi di fame e ogni singolo tipo è “un’esperienza fatta di sensazioni, emozioni e pensieri che coinvolge corpo, cuore e mente”. “Ho fame” potrebbe avere diverse motivazioni: non mangio da 8 ore, sono annoiato, sono agitato, sono passato davanti una pasticceria….In realtà molto spesso non si ha fame di cibo, semplicemente stiamo reagendo ad uno stimolo, ad una sensazione o ad una emozione nella maniera errata: mangiando. Ma grazie alla Mindfulness possiamo apprendere il modo più adeguato per soddisfare i diversi tipi di fame.
I diversi tipi di fame, sono 9, ognuna associata ad una parte del corpo:
-
la fame degli occhi
-
la fame del naso
-
la fame delle orecchie
-
la fame del tatto
-
la fame della bocca
-
la fame dello stomaco
-
la fame cellulare
-
la fame della mente
-
la fame del cuore
Alcune classificazioni ricoscono un decimo tipo di fame: “la sete”.
L’unica fame essenziale alla sopravvivenza è la fame cellulare, quel tipo di fame che sentiamo quando le nostre cellule hanno esaurito le energie a disposizone e ci chiedono nuova benzina per poter continuare a funzionare correttamente. Se assecondassimo solo la fame cellulare ci alimenteremo in maniera corretta e sana, ma siamo essere umani con desideri ed impulsi (non solo quelli di sopravvivenza). Il cibo spesso rappresenta per noi “compagnia”, “gioia”, alcuni cibi sono “un tripudio per i nostri 5 sensi”e quando i sensi si attivano spesso automaticamente reagiamo mangiando.
Nei prossimi articoli vedremo singolarmente ogni tipo di fame.
Bibliografia:
J. C. Bays: Mindful Eating. Enrico Damiani Editore