“Impariamo ad assaporare il momento presente”.
Alimentarsi non è solo un bisogno primordiale, fisiologico, è un’atttività a cui le persone attribuiscono diversi significati.
A partire dal primo vagito l’alimentazione è un momento fondamentale nella vita di ogni individuo, dal punto di vista fisiologico, psicologico e relazionale.
Non mangiamo solo per vivere, il cibo è un collante sociale, ogni evento importante è celebrato con un banchetto.
Per alcune persone però il cibo è croce e delizia. Un rapporto ambiguo con l’alimentazione si può instaurare quando ad esempio si utilizza il cibo per gestire le proprie emozioni “ero così arrabbiato che ho svuotato il frigorifero” “mi annoiavo così tanto che ho passato tutta la giornata a spiluccare”, “ero così agitato che per non pensarci ho mangiato mezza crostata”. Molte persone potrebbero riconoscersi in queste parole, già arrivare a questa conclusione è un passo avanti, poiché rappresenta una presa di coscienza su cosa può spingere ad alimentarsi più del dovuto. Pensiamo agli animali, mangiano quando hanno fame, per rispondere ad un istinto, è difficile trovare in natura un animale obeso, fatta eccezione per alcuni animali che vivono negli appartamenti e chi è che si occupa della loro alimentazione?
Il vero problema, comune a tutti, è che ci si alimenta, il più delle volte senza consapevolezza e questo oltre a privare di un’esperienza unica ed irripetibile può causare una serie di danni collaterali (sovrappeso, obesità, disturbi del comportamento alimentare).
La non accettazione delle proprie sensazioni, emozioni e pensieri causa disagio e sofferenza psicologica, questo può andare a tradursi in un rapporto poco sano con il cibo.
Scopo della Mindful Eating (Alimentarsi con Consapevolezza) è rendere il rapporto con il cibo un rapporto consapevole. Quando mangiamo non stiamo facendo un mero gesto meccanico, stiamo incontrando quel cibo con i nostri sensi, mangiando con consapevolezza nutriamo mente e corpo.
Un rapporto sano con il cibo rende la nostra vita qualitativamente migliore.
Attraverso il Protocollo MB–EAT (Mindfulness Based Eating Awereness Training), un percorso strutturato di 9 incontri prettamente esperenziale, si possono approfondire le proprie conoscenze sull’alimentazione e sulla Mindfulness, affinchè l’alimentarsi non sia solo un bisogno fisiologico ma uno spazio di “presa di coscienza”. Con l’ausilio di pratiche meditative, esercizi e diari l’MB-EAT mira a migliorare il proprio rapporto con il cibo, ad eliminare il pilota automatico quando ci si alimenta e ad acquisire un atteggiamento compassionevole e non giudicante verso se stessi:
– se hai un rapporto conflittuale con il cibo
– se sei a disagio o non ami il tuo corpo
– se ti abbuffi o credi di non essere in grado di controllare la tua alimentazione
– se sei stanco di centinaia di diete
– se le calorie per te sono un incubo
– se pensi che alcuni cibi siano per te il “diavolo”
– se non sei in grado di distinguere la fame dalla sazietà, o la sazietà dalla pienezza
– se vuoi semplicemente essere più consapevole quando ti approcci al cibo
…questo è il percorso che fa per te.
Se vuoi saperne di più, Sabato 23 Gennaio alle ore 14.30 via ZOOM, si terrà un incontro sulla Mindful Eating, dove verrà presentato il Protocollo MB-EAT.
Chi è interessato a partecipare all’incontro gratuito può mandarmi una mail a elisa.bonanni@gmail.com